Segnalo un'approfondita recensione del volume Bioshock. In Nome del Padre (2011) a cura di Zeno Saracino altrimenti noto come Coscienza, triestino, studioso di storia e filosofia e curatore dell'eccellente blog Cronache Bizantine. Pubblico di seguito un estratto dell'analisi:
"Mi sento di fare due critiche al saggio, per quanto riguarda invece i contenuti: il primo, che non viene abbastanza sottolineato come nell'edonismo di Rapture a essere crocifissi e perseguitati siano in particolare gli splicer cristiani, perchè gli unici a non ricercare l'esclusivo interesse personale. E' un aspetto affascinante già citato nel saggio in coda alle mie riflessioni su Burial at sea 2.When the player enters the Smuggler's Hideout he is confronted by a crucified smuggler. Above his tortured body the word "smuggler" is written in blood. And at his feet the player finds bibles and crucifixes. No further explanations is made by the game, but the references to Christianity and the crucified Christ cannot be misunderstood.
Further in the game the player meets tortured but still living smugglers singing a well know Christian hymn: "Jesus loves me, this I know / For the Bible tells me so / Little ones to him belong / They are weak but He is strong.' Other splicers (ADAM addicts) roam the borders of Rapture ranting: "I'm sorry, Father... Why have you forsaken me? (...) Jesus! God! Somebody help!"Levine cattura bene l'ambiguità di un cristianesimo oppressore e/o rivoluzionario a seconda del potere in carica. Inoltre lo spazio riservato all'elemento filosofico/sociologico sia Randiano che Nietzschiano è troppo poco. L'analisi resta oggettiva, strutturale delle componenti del gioco senza allargarsi alla sfera umanista. Ci si poteva immergere (sic) più a fondo nella critica, osare maggiormente." (Coscienza)
Il testo completo della recensione è disponibile qui.
LINK: Cronache Bizantine
LINK: Bioshock. In Nome del Padre (2011) di Filippo Zanoli