Nella presentazione di oggi alla IULM University di Milano nell'ambito del Master in Comunicazioni & Relazioni Internazionali (MiCri) ho discusso le differenti strategie utilizzate dell'americana ESA (Entertainment Software Association) e dell'italiana AESVI (Associazione Editori Sviluppatori Videogiochi Italiani) per promuovere la cosiddetta "cultura del videogame" a livello sociale, economico e politico. Colpisce il notevole divario tra Stati Uniti e Italia. In particolare, gli studenti sono rimasti sbalorditi nell'apprendere che il sito ufficiale dell'organizzazione di spicco dell'industria videoludica del Belpaese non aggiorna la pagina degli eventi dal 2009 e che le informazioni sullo stato dell'arte sono rimaste ferme al 2003/2004 (!). Non parliamo, poi, della sezione dedicata al "futuro dei videogiochi"...
La presentazione, in lingua inglese, รจ disponibile qui: