Su Carmilla online, Gioacchino Toni descrive il concetto di radicalizzazione online su YouTube, formulato originariamente dal ricercatore australiano Luke Munn nel suo saggio incluso in RESET. In sintesi, la radicalizzazione online su YouTube si riferisce al processo attraverso il quale gli individui sono esposti e influenzati da ideologie o punti di vista estremisti attraverso i contenuti che consumano sulla piattaforma di Google. Tali produzioni audiovisive spesso utilizzano tecniche di persuasione, appelli emotivi e forme di manipolazione psicologica molto efficaci per attrarre e radicalizzare individui che potrebbero già essere vulnerabili, disillusi o ricettivi nei confronti si "facili soluzioni" a problemi di natura esistenziale, economica o sociale. Come spiega Munn, gli algoritmi e i sistemi di raccomandazione utilizzati da YouTube possono svolgere un ruolo significativo nel processo di radicalizzazione. Infatti, questi sistemi analizzano le preferenze degli utenti, la cronologia delle visualizzazioni e i modelli di coinvolgimento per suggerire contenuti simili o correlati. In alcuni casi, ciò può creare una "bolla di filtraggio" (Elis Pariser) che rafforza le opinioni radicali, precluendo l'esposizione a prospettive alternative. Questo tipo di radicalizzazione che prevede una forma di addomesticameto sul medio-lungo periodo è molto frequente negli spazi dei videogiochi, come i forum di chat online, le image-board e, appunto, i siti di condivisione video. Ingollare la pillola rossa, in questo senso, significa accogliere una visione di mondo "distorta", anziché scoprire la "verità" come promesso da Morpheus a Neo in The Matrix (1999)...
LINK: La pillola rossa dell'alt-right-1 (Gioacchino Toni, Carmilla online)